ICCOM Friends

Le storie dei nostri clienti e collaboratori: raccontiamo il loro percorso lavorativo, personale, le loro visioni.
Se hai una storia da raccontare… Scrivici!

Enrico Magnone – Coolshop

In collaborazione con Coolshop

ICCOM Friends – Enrico Magnone e Coolshop, ICCOM

 

COOLSTORY: ACCETTARE IL CAMBIAMENTO COME UNO STATO CONTINUO, SENZA PAURA.

 

Dialogo Torino -> Oceano Atlantico con Enrico Magnone di Coolshop

 

D = Nessuno meglio di voi può guardare il collegamento internet come un tubo essenziale, ma insignificante, dentro al quale far passare contenuti importanti, vitali, pesanti e pieni di significato. È così? E se no, com’è?

E = Ciao Davide, beh sai: facendo applicazioni web il legame con il “tubo” di internet per noi è essenziale.

Siamo cresciuti con il rumore del modem 56K in sottofondo e abbiamo litigato con i nostri genitori perché tenevamo occupata la linea di casa…

Posso dire una cosa da boomer? Ma che ne sanno i 2000…

Quindi sì, tornando alla tua domanda: in questo tubo ci sono dentro molti nostri ricordi e grazie a questo tubo abbiamo capito che lavoro volevamo fare “da grandi”.

 

 

D = Dimenticavo … chi siete, quanti siete, dove andate? E cosa fate …

E = Scusa, non mi sono presentato. Sono Enrico (Magnone), astigiano ora torinese. Sono partner e strategy officer di Coolshop.

Facciamo tante cose, comincio con darti la definizione che trovi anche sul nostro sito. Siamo un provider di soluzioni digitali con forte attenzione ai temi dell’esperienza utente per creare processi di vendita assistita efficaci.

Ecco, ora te lo dico come lo spiego a casa: facciamo applicazioni web belle, facili da usare e che funzionano, specialmente per grandi gruppi industriali. In più lo facciamo divertendoci e clienti da tutto il mondo ci hanno scelto. Lavoriamo per Caterpillar, Stellantis, CNH giusto per darti qualche nome e abbiamo aperto negli anni a Torino, Rotterdam, Chicago e Dubai. Adesso siamo un centinaio, età media intorno ai 30 anni e questi 2000 hanno solo sentito raccontare del rumore del modem a 56K, ma sanno come scrivere codice elegante.

 

 

D = E perché siete ancora a Torino?

E = Coolshop è nata a Torino. Mattia (Pontacolone) il founder e CEO della societa’ ha frequentato qui il Politecnico e qui ha iniziato a creare le fondamenta di quella che oggi è Coolshop: tra vendite su eBay e i primi siti all’inizio del 2000. C’è un po’ di storytelling da startup all’americana, solo che invece che in un garage tutto è iniziato in un ufficio in Via Pigafetta. Ti dico solo che era difficile far entrare più di un paio di scrivanie e che il WiFi arrivava dal suo appartamento (quando non pioveva).

Ecco, oggi siamo in Via della Rocca, in pieno centro: un covo di nerd in un palazzo dell’800 dai soffitti affrescati. Quando i nostri clienti stranieri vengono a trovarci non vogliono più andarsene. Abbiamo 4 sedi, ma il quartier generale rimane Torino. Voliamo molto, ma Torino è casa nostra (lo diceva anche Culicchia).
Inoltre per il tipo di lavoro che facciamo Torino attrae talenti e li forma con buone competenze in ambito informatico, gestionale e di design. È una città vivibile, a misura di bicicletta e spesso i ragazzi che si trasferiscono per studiare si fermano dopo la laurea perché ci sono molte opportunità’ lavorative soprattutto in ambito ICT.

 

 

D = La cosa che stupisce chi entra in Coolshop senza ancora vederne i progetti, è l’ambiente … un laboratorio informatico-creativo permanente, apparentemente ingestibile e troppo pieno di cose.
Come vivono i vostri ragazzi la vita in Coolshop?

E = Abbiamo la fortuna di avere un team di CoolPeople veramente forte. Ci siamo scelti negli anni e la squadra è cresciuta fino a raggiungere le 60 persone che oggi abbiamo a Torino. Considera anche che ci sono circa altre 40 persone nelle altre sedi.

Vige una sana cultura del talento che va celebrato e guidato per crescere ed evolversi. A prescindere dall’età o dal genere o dalla provenienza. Il mantra è semplice: prova, sbaglia, impara, insegna e ripeti.

Le CoolPeople sono appassionate di quello che fanno, tendenzialmente nerd e ci piace lasciare loro spazio. Non ci sono orari, si parla tendenzialmente inglese, Bruno ci porta le torte la mattina, ospitiamo un hackathon tutti gli anni.

Abbiamo guardato dall’altra parte dell’oceano, verso la Sylicon Valley e ci abbiamo aggiunto un italian twist.

Lo spirito che vogliamo portare dall’altra parte dell’oceano è quello dei negozi di surf degli anni ’60: entusiasmo e ricerca di miglioramenti, cercando di fare cose belle, semplici ed eleganti. Solo che non abbiamo un oceano e siamo profondamente appassionati di tecnologia.

 

 

D = Modestia a parte, siete qualche migliaio di km avanti rispetto a molte altre aziende dal punto di vista delle idee, della conoscenza del marketing e del settore industriale e della comunicazione … dite tre cose a chi lavora nel vostro campo ad Asti, 3 consigli o 3 idee o 3 saluti …

E = Sia io che Mattia abbiamo fatto il Vercelli. Sappiamo dove sono le nostre radici e credo sia un punto di partenza importante per chiunque voglia spiccare un salto.

La nostra scommessa è stata sulla tecnologia investendo sull’inglese e sulla formazione costante.

Circa ogni 6 mesi il nostro mondo lavorativo cambia, cambiano i linguaggi di programmazione, le esigenze dei clienti e il mondo esterno.

Quindi prendi un bel respiro…e ricominci.

Però restiamo convinti che la tecnologia sia Cool. Plasma il mondo e migliora il nostro modo di vivere.

Poi considera’ che l’80% del nostro fatturato è fatto all’estero.

Soprattutto grazie ad internet si può “stare sulle spalle dei Giganti” ovunque nel mondo, incluso Asti.

Quindi l’aspetto logistico lo vedo sempre meno un limite.

Mentre sono convinto che parlare inglese sia diventato imprescindibile.

Se devo dire 3 cose che abbiamo sempre avuto chiare in mente e che consiglierei agli amici astigiani di considerare:

  • accettare il cambiamento come uno stato continuo, senza paura 
  • non smettere mai di essere curiosi
  • tutti sbagliamo. Facciamolo in fretta e concentriamoci sulle soluzioni, non sulle scuse.

 

 

D = Oggi in Italia ci sono internet provider migliori di Iccom? E se si, in cosa?

E = Il vostro legame con il territorio e la visione pionieristica valgono il prezzo del biglietto.

C’è una dimensione umana che vi caratterizza: il vostro tubo ha un nome, un volto e un sorriso.

Al netto della qualità della banda abbiamo sperimentato che sapete creare soluzioni su misura per aziende che cambiano in fretta.

Non siete perfetti, ma credo che il valore delle aziende si definisca proprio nel modo in cui si gestiscono le situazioni critiche. E voi vi siete sempre distinti per disponibilità’, onesta ed efficienza

Siete gli unici provider possibili? Chiaramente NO. Siete il “tubo” che non cambieremmo mai? SI.

 

 

D =  Ultima, pesante e noiosa, ma dovuta … viaggiate molto e ovunque … che aria tira laggiù?

E = Siamo appena rientrati da una trasferta in America dove abbiamo incontrato diversi nostri clienti.

Si può di nuovo volare, c’è voglia di normalità, si respira un diffuso entusiasmo e c’è voglia di ripartire soprattutto nell’ambito manifatturiero. Quindi portiamo buone nuove. Daje!

ICCOM Friends – Enrico Magnone e Coolshop, ICCOM
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